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51 risultati trovati con una ricerca vuota

  • Captain W, astronaute | Frédéric Laffont | Camera Magica

    Wally Schirra rêvait d’être pompier, il deviendra astronaute. En 1959, il fait partie des sept premiers astronautes américains sélectionnés par la NASA. Seul astronaute à avoir volé sur Mercury, Gemini et Apollo,. Wally Schirra raconte avec humour et passion son incroyable aventure spatiale, témoin privilégié de l’une des plus grandes épopées du XXe siècle. Capitano W, astronauta Premio Jules Verne per il miglior reportage 1994 ENGLISH VERSION Un film di Frédéric Laffont A cura di Jean-François Giré Durata: 56' © France 3, Interscoop, Città della Scienza e dell'Industria, 1994 Wally Schirra sognava di diventare pompiere, ma diventò astronauta. Nel 1959, fu uno dei primi sette astronauti americani selezionati dalla NASA. Quando un giornalista gli chiese: "Chi pensa che tornerà vivo dallo spazio?", alzò entrambe le mani. Primo a completare con successo un rendez-vous spaziale, divertì Houston segnalando un "UFO rosso" che, a suo dire, era la slitta di Babbo Natale nel dicembre del 1965. Unico astronauta ad aver volato su Mercury, Gemini e Apollo, Wally Schirra racconta la sua incredibile avventura spaziale con umorismo e passione, testimone privilegiato di una delle più grandi epopee del XX secolo.

  • Liban, la guerre des nerfs | Frédéric Laffont | Camera Magica

    Prix Albert Londres 1987 Libano, la guerra dei nervi Premio Albert Londres 1987 Le Monde, Elogio del grande giornalismo. J.C. Pomonti, 21.02.1988 Premio audiovisivo Albert Londres 1985: I combattenti dell'insolenza (Afghanistan), di Christophe de Ponfilly. 1987: La guerra dei nervi a Beirut, di Frédéric Laffont. "Ponfilly e Laffont rappresentano da soli il 66% del personale della piccola agenzia Interscoop e lottano come leoni per produrre reportage degni di questo nome!" Un film di Frédéric Laffont A cura di Pierre Molard Durata: 13' © Interscoop, Sygma TV, 1986 "Quando il volume è alto, ascolto Pavarotti. Quando il volume aumenta, alzo il volume..."

  • Poussières de Paix | Frédéric Laffont | Camera Magica

    Palestine-Israël, Seconde Intifada. D'octobre 2000 à février 2002, Frédéric Laffont va revenir une douzaine de fois en Israël et dans les territoires palestiniens pour raconter autre chose que l'escalade vers le pire. Seul avec sa caméra, il va à la rencontre des personnes qui, des deux côtés, s'efforcent de construire la paix. Polvere di Pace Le Monde: “Poussières de paix, lungometraggio di Frédéric Laffont, è un film di speranza, un lavoro controcorrente, come sempre accade con questo grande reporter-documentarista. Vincitore del Premio Albert-Londres nel 1987, questo sostenitore della televisione impegnata e soggettiva ha come principio prendersi il proprio tempo. "I film si realizzano soprattutto quando non si sta girando", afferma. "Umanesimo". Un film di Frédéric Laffont A cura di Jean-François Giré Durata: 70' © Francia 2, Interscoop, 2002 Palestina-Israele, Seconda Intifada. Da ottobre 2000 a febbraio 2002, il grande reporter tornò in Israele una dozzina di volte. e nei territori palestinesi per raccontare qualcosa di diverso dall'escalation verso il peggio. Solo con la sua macchina fotografica, incontra persone di entrambe le parti che si impegnano per costruire la pace. Allo stesso tempo, radio e televisioni commentano l'ultimo attacco e i combattimenti in corso.

  • Poussières de guerre | Frédéric Laffont | Camera Magica

    Cette passionnante enquête nous entraîne en URSS, au Pakistan, à Kaboul et clandestinement dans les provinces d’Afghanistan. Polvere di guerra Edizioni Robert Laffont, 1985 Scritto in collaborazione con Christophe de Ponfilly, Premio Albert Londres 1985. Quando il canto delle armi finisce, arriva il tempo delle lacrime. Le guerre attraversano la storia come turbini. Per i sovietici, la guerra in Afghanistan durò dieci anni; per gli afghani, continua. Al di là dell'evento, questo libro racconta la terribile storia degli uomini precipitati nella guerra. Da entrambe le parti, i combattenti e i loro cari si confidano con i grandi reporter, entrambi vincitori del Premio Albert Londres. Attraverso i loro incontri, Ponfilly e Laffont dipingono un vasto affresco dell'assurdo, in cui si incontrano gli sguardi di uomini che si sono uccisi a vicenda senza mai conoscersi. Questa emozionante avventura ci porta nell'URSS, in Pakistan, a Kabul e clandestinamente nelle province dell'Afghanistan. Un anno di indagini per un documento eccezionale. Le Monde: "Un'incessante accusa contro l'oscenità della guerra". VSD: "Un lavoro magnifico. Lo spirito del grande giornalismo nella sua forma più pura." Le Figaro: "Christophe de Ponfilly e Frédéric Laffont hanno rintracciato, in entrambi i campi, le stigmate dell'assurdo conflitto sovietico-afghano. Un esercizio formidabile, un risultato ammirevole."

  • Maudits soient les yeux fermés | Frédéric Laffont | Camera Magica

    Rwanda. Des mois après les massacres, l’herbe a repoussé. Sur un charnier, les restes d’un écolier reposent près de son manuel de lecture resté ouvert sur un extrait du Roman de Renart : "Maudits soient les yeux qui se ferment quand ils doivent rester ouverts..." Maledetti occhi chiusi Edizioni JC Lattès & Arte, 1995 Scritto in collaborazione con Françoise Bouchet-Saulnier, dottore in giurisprudenza, responsabile legale di Medici Senza Frontiere. Ruanda. Mesi dopo i massacri, l'erba è ricresciuta. In una fossa comune, i resti di uno scolaro giacciono accanto al suo libro di lettura, lasciato aperto su un estratto da "Il romanzo di Renart": "Maledetti siano gli occhi che si chiudono quando dovrebbero restare aperti..." Mai più! Nonostante questa solenne promessa, cinquant'anni dopo i campi di sterminio nazisti, un altro genocidio stermina esseri umani per quello che sono. La loro unica "colpa": essere nati Tutsi, proprio come altri sono nati ebrei, zingari o armeni. Chi porterà giustizia? Nelle fosse comuni e nelle organizzazioni internazionali, una litania di promesse vuote funge da tributo funebre. Solo individui isolati tentano di stabilire i fatti, di scrivere la storia. Tra questi granelli di sabbia che dovrebbero fermare la macchina del silenzio: Françoise, Joseph e François-Xavier. Un avvocato europeo, un attivista ruandese per i diritti umani e il Procuratore della Repubblica di Kigali, raccontano la loro ricerca di giustizia. Questo libro è il risultato di un anno di impegno e ricerca in tutto il mondo. Una riflessione forgiata attraverso il contatto con la realtà del campo e delle persone. Questa storia risuona ben oltre le mille colline del Ruanda... Affinché l'augurio "Mai più" non sia più una menzogna rivolta alle generazioni future. Vita: “Un sasso nello stagno, con infinite onde d’urto.”

  • Empreintes sur le monde – Une collection d'une quinzaine de courts-métrages de Frédéric Laffont – Camera Magica

    Hermès s’attache à créer des objets qui traversent le temps et à tisser des liens durables avec ceux qui l’entourent. Avec un regard plein d’humanisme, le cinéaste et documentariste Frédéric Laffont, lauréat du prix Albert Londres, se met dans les pas de la maison et laisse libre cours à sa caméra. Se piquer de curiosité, naviguer de récit en portrait, se laisser porter par les gestes et les lieux, pousser la découverte jusqu’au bout du monde… Impronte sul mondo Passi in tutto il mondo Hermès si impegna a creare oggetti che resistano alla prova del tempo e a creare legami duraturi. con chi lo circonda. Con una prospettiva umanistica, il regista e documentarista Frédéric Laffont, vincitore del premio Albert Londres, segue le orme della casa e dà libero sfogo alla sua macchina fotografica. Lasciati stuzzicare dalla curiosità, passa dal racconto al ritratto, lasciati trasportare dai gesti e dai luoghi, spingere la scoperta fino ai confini della terra... Il nostro rapporto con lo sviluppo sostenibile è svelato in questa raccolta, Footprints on the World. Per scoprire la collezione Impronte sul mondo Collezione Footsteps Across the World Una quindicina di cortometraggi documentari di circa 7 minuti ciascuno di Frédéric Laffont Assemblea Caterina Rascon Barbara Bossuet Musica Lou Rotzinger © Hermès, 2018-2025

  • Mille et un jours | Frédéric Laffont | Camera Magica

    "Mille et un jours n’est pas un documentaire de plus sur le conflit israélo-palestinien, mais un essai cinématographique original et plein d’intelligence. Entre documentaire et fiction, Frédéric Laffont signe un film plein d’espoir. Un lumineux message de paix." Mille e un giorno SCAM Star 2007 Le Nouvel Observateur: "Mille e un giorno non è solo l'ennesimo documentario sul conflitto israelo-palestinese, ma un saggio cinematografico originale e intelligente. Un altro modo di raccontare la storia: un altro modo di vedere questo conflitto. Tra documentario e finzione, Frédéric Laffont ha creato un film pieno di speranza. Un luminoso messaggio di pace." Sinossi: "Non è forse questo, in questo conflitto, il ruolo migliore che il cinema possa svolgere?" Le Point: "Uno dei nostri migliori documentaristi politici tenta di "disincantare" il conflitto israelo-palestinese (...) Un film atipico e avvincente, da proiettare in tutte le scuole." Studio: "Mille e un giorno è diverso da qualsiasi altro documentario. Lungi dall'essere ingenuo, quest'opera, poetica e brutale al tempo stesso, merita tutta la vostra attenzione. Affascinante." I nuovi fatti sul film: " F. Laffont si sforza di ritrarre la realtà quotidiana di questi uomini e donne, senza pregiudizi. In nome dell'umanità. Una prospettiva piena di accuratezza, rispetto e dignità." Antologia stampa Un film di Frédéric Laffont A cura di Guy Lecorne Durata: 1h18' © Albert film, Archipel 35, France 2 Cinema, 2003 Cosa posso raccontarti? La pietra, il carro, gli ulivi tagliati? Certo, te ne parlerò... Vi racconterò anche storie, volti e speranze: mille e una strada che porterà alla pace. Un giorno. La notte splende per un attimo, poi torna giorno.

  • Frédéric Laffont – Réalisateur et fondateur de Camera Magica

    Explorez le parcours de Frédéric Laffont, réalisateur primé et fondateur de Camera Magica. Une œuvre documentaire guidée par l’engagement et l’humanité. Fondatore di Camera Magica, Frédéric Laffont è un grande reporter e documentarista, riconosciuto per i suoi film impegnati, sensibili e umanisti. La sua filmografia esplora temi contemporanei attraverso storie intime e una scrittura visiva attenta. Il premio Albert Londres, riconoscimenti internazionali e numerose stelle SCAM premiano il suo lavoro. Giri in giostra poi tour mondiali. Circa sessanta film: importanti reportage e documentari. Premio Albert Londres per un resoconto sulla guerra in Libano. Una raccolta di circa quindici cortometraggi per Hermès, Impronte nel mondo . Un lungometraggio girato in Ucraina dal 2022. Saggi letterari scritti a Parigi, Anche Gerusalemme, Kigali e Kabul. Frédéric Laffont I suoi documentari hanno la strana bellezza dei primi film di Pasolini. L'Express Un regista raro. Le Nouvel Obs. Filmografia selezionata Nous, l’Ukraine 2025, long-métrage cinéma. Empreintes sur le monde 2025, Collection d'Hermès de courts-métrages. La vie devant nous France, 2022. FIPADOC 2022. Couleur café Inde, 2019. Les Enchanteurs Belgique, 2017. Étoile SCAM. Cowboys don’t cry Texas, 2015. Mesure et démesure Jura suisse, 2014. Liban, des guerres et des hommes (série 3 x 52’) FIPA & Étoile SCAM, 2014. Dans les bottes de Clint Texas, Étoile SCAM 2013. Les mains d’Hermès France, 2011. 1$ pour une vie Burkina, Mali, Inde, USA, 2009. FIPA 2010. Voyage au centre de la Bibliothèque Paris, 2007. 1001 jours Israël-Palestine, Étoile SCAM 2007. TOKYO BLUES & SUSHIS CONFITS Japon, 2004. Poussières de Paix Israël-Palestine, Prix Festival d’Angers 2002. Secrets de cuisine de l’Ambroisie France, 2001. Fleur de Cannelle Chili, 2000. Liban, voyages, voyages Grand Prix Ptolémée de Géographie, 2000. Banlieue Olympique France, 1998. planète CNN USA, Bosnie, Jérusalem, 1997. Fugues américaines Louisiane, Prix Saulieu 1996. Anges et démons de la cité France, 1994. CAPTAIN W, ASTRONAUTE USA, 1994. Le Menu France, 1994. Maudits soient les yeux fermés Rwanda, 1996. Grand Prix Angers et Écran d’Or Montréal 1996. Dieu, poste restante, Jerusalem Jérusalem, 1993. A quoi rêvent les boxeurs ? France, Grand Prix Palerme, 1994. Ramdam sur terre et mer France, 1993. Entracte au Château de Prague République tchèque, 1993. Beyrouth,des balles et des ballons Nymphe d’Or & Prix critique internationale Festival Monte-Carlo, 1993. Poussières de Guerre Afghanistan, URSS. Grand Prix Angers & Festival Rueil, 1990. À corps, À cœur, À cris Monde, 20 ans MSF, 1992. Prix Spécial Festival Int. Monte-Carlo, 1992. Autofolies France, 1990. L’opium du peuple URSS, 1988. Colères noires de Soweto Afrique du Sud, 1988. On s’aimait tant à Santiago Chili, 1988. Pas de larmes pour Mao Chine, Meilleur Reporter d’Image, 1987. La guerre des nerfs Liban, P rix Albert Londres, 1987. La mer arrive encore au Liban Prix du jury Festival Monte-Carlo, 1987. Shanghai New Look Chine, 1985. Frédéric Laffont, con Camera Magica, si sforza di catturare l'umanità in tutta la sua fragilità e luce. Questo approccio riecheggia un haiku di Sôseki: Conoscevo il mondo Effimero come la bellezza Eppure, eppure…

  • Politique de cookies – Camera Magica | Frédéric Laffont

    En savoir plus sur l’utilisation des cookies sur le site de Camera Magica et la gestion de vos préférences de navigation. Informativa sulla privacy dei dati 1. Che cosa è la privacy dei dati nel nostro studio cinematografico? Prendiamo molto sul serio la privacy dei nostri utenti. Ci impegniamo a proteggere le informazioni personali e a garantire la sicurezza dei dati. Quando utilizzi il nostro sito web, potremmo raccogliere alcune informazioni per migliorare la tua esperienza e fornirti servizi di qualità. 2. Come utilizziamo i dati raccolti? Potremmo raccogliere dati per motivi di sicurezza, analisi delle prestazioni, miglioramento dell'esperienza utente e personalizzazione dei servizi. I dati raccolti non saranno mai venduti a terzi e ci impegniamo a utilizzarli in modo responsabile e sicuro. 3. Protezione e sicurezza dei dati Implementiamo misure di sicurezza avanzate per proteggere i dati dei nostri utenti da accessi, divulgazioni o alterazioni non autorizzati. Rispettiamo gli standard di sicurezza e aggiorniamo regolarmente i nostri sistemi per garantire la protezione dei dati. 4. Le tue scelte e il controllo sui tuoi dati Hai il diritto di rivedere, modificare o cancellare i tuoi dati personali. Puoi anche gestire le impostazioni sulla privacy del tuo account per controllare quali informazioni condividi con noi. Per qualsiasi domanda sulla privacy dei dati, contattaci.

  • Au 24 Fbg St Honoré | Frédéric Laffont | Camera Magica

    "Frédéric Laffont brosse sans flagornerie et par touches impressionnistes les paradoxes d’Hermès. Le résultat ne ressemble en rien aux sommes habituelles et complaisantes que l’industrie du luxe imprime à tour de bras…" Al 24 Faubourg Saint-Honoré Edizioni L'Iconoclaste, 2024 24 Faubourg-Saint-Honoré a Parigi non è solo l'indirizzo di un noto negozio in tutto il mondo. Questo edificio è il luogo di un enigma, quello della casa di Hermès. Un luogo abitato da donne e uomini tanto quanto dagli spiriti, dove il tempo sembra scorrere diversamente. Un luogo con la sua storia, la sua cultura, la sua grammatica e il suo lessico, i suoi miti e i suoi riti. Ci sono voluti uno scrittore e un grande viaggiatore per esplorare questo territorio e restituirne lo spirito. Europe 1, 27 oct 2024 Diverse traduzioni sono attualmente in fase di pubblicazione. Vanity Fair: "Un reporter di guerra immerso in Hermès. Due anni di scrittura. Il risultato: un libro unico, ricco di aneddoti. Squisito." Le Monde M: "Delizioso. Un racconto tenero. L'autore dipinge i paradossi di Hermès senza adulazione e con tocchi impressionistici. Il risultato non ha nulla a che vedere con le solite somme compiacenti che l'industria del lusso stampa a destra e a manca..." Harper's Bazaar: "Mentre lo scrittore è abituato a esplorare le culture popolari, la sua nuova avventura spalanca le porte di una casa centenaria. Due anni nella terra di Hermès. Un libro che vi immerge nella grandiosa avventura di Hermès." Prima: "Un romanzo avvincente su una dinastia misteriosa. Affascinante!" Pagine dei librai: "Un canto di gesta. Un libro commovente. La magia di questa scrittura funziona ancora." Europa 1: "Un libro davvero grandioso. Eminentemente poetico. Frédéric Laffont ci ha abbagliato tre anni fa con un libro sullo chef Bernard Pacaud. Ritorna da noi con un racconto di viaggio in una terra straniera. Un libro incredibile, scritto in modo brillante. Linguaggio magistrale. Letterario e magnifico! Librairie Lamartine: "Una storia intrisa di rara umanità. Uno dei migliori libri dell'anno." Padiglione della Letteratura (Belgio): "Un saggio che incanta, scintilla e pulsa dello spirito tribale e delle radici della Maison Hermès, di Frédéric Laffont, il meraviglioso autore di Una vita in dettaglio. Un canto di gesti e spirito, composto da venticinque canzoni tematiche che ci trasportano nell'anima del marchio, attraverso i suoi attori..." Libreria LeA: "Tocchi impressionisti. Una sorpresa! Da leggere tutto d'un fiato." Librairie Galignani: "Questo libro è una meraviglia, una vera delizia per i lettori! Grazie." Booksellers' Pages: "Un grande viaggio in quella che lui chiama 'la tribù'. Un vero gioiello."

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