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Ballata per un cowboy

Libération: “Il bellissimo documentario in stile road movie di Frédéric Laffont è intriso di

della mitologia di Hollywood. Il film si apre nell'ambientazione minerale della Monument Valley,

lo stesso posto in cui John Ford girò molti western.

Ma la lunga strada di Clint Cannon ricorda di più il nostalgico Indomitable

(The Lusty Men, 1952) di Nicholas Ray, in cui Robert Mitchum interpreta un cowboy da rodeo alle prese con la disillusione di una modernità sempre più materialistica.”

Un film di Frédéric Laffont

Durata: 1h03'

© Arte France, Interscoop, Artline Films, 2006

Montaggio: Mathilde Grosjean

I cowboy del rodeo hanno questo in comune con i personaggi di Gli spostati di John Huston:

Possono contare solo su se stessi.

Clint Cannon. Polso fratturato tre volte, braccio rotto due volte, rene e fegato perforati, spalla lussata, cranio fratturato... Non importa. Sta inseguendo il suo sogno. Lo stesso che un tempo aveva suo padre: qualificarsi per le finali di Las Vegas.

Attraversa l'America di rodeo in rodeo. E anche fare rifornimento di benzina fa male al suo portafoglio vuoto.

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